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Nel titolo dell'opera riassumo l'essenza della mia poetica attraverso il lessema "Germi" perché nel mondo della spiritualità coesistono sia il nucleo dell'ascetismo sia quello del misticismo. Spesso i due nuclei "germinativi" si arricchiscono reciprocamente (e misteriosamente) per cui nella stessa lirica può coesistere la tensione ascetica (ascensus animae ad Deum tramite le virtu cardinali) con quella mistica (descensus Dei ad animam tramite la pratica delle virtù teologali). La volontà di trascendere l'umano per salire nell'abbagliante onnipotenza divina si concretizza nell'accettazione della Redenzione dal peccato originale (morte e resurrezione di Cristo) e nella certezza del Dono finale: immeritatamente salvifico! L'attesa spasmodica del legame filiale (sinolo o religio secondo la teologia paolina e l'apocalittica eutopica giovannea) col Padre avverrà quando tutti saremo perdonati per l'intervento della misericordia (bergogliana mente interpretata) che sarà trasfusa in tutte le creature accolte nella luce della Gerusalemme Celeste (divinizzazione della pagana figura di Fanes: la luce).